E’ finito il tempo in cui i siti web erano concepiti unicamente come delle vetrine informative ma sono oramai diventati dei veri e propri strumenti in cui gli utenti realizzano un proprio desiderio o raggiungono un proprio obiettivo. Ecco come la SEO può aiutare il tuo sito web.
Possiamo tranquillamente dire che il sito web da mera vetrina o mero negozio è diventato un vero e proprio prodotto di per sè. Oramai nessuno entra in Internet o naviga sul web per “pura curiosità” ma per uno specifico obbiettivo.
- Desidero avere informazioni su un determinato evento? Guardo Google Discover o faccio una ricerca su Google.
- Desidero avere informazioni o cercare un parere su un determinato argomento? C’è Youtube!
- Desidero cercare un servizio? Digito su Google e trovo la risposta alla mia richiesta
- Desidero un prodotto? Vado su Google o, assai spesso, su Amazon e lo trovo.
- Voglio vedere un film o voglio essere intrattenuto? Vado su Google, Tick Tock o Youtube e cerco esattamente quello che voglio!
- Voglio farmi gli affari degli altri, condividere o soddisfare il mio esibizionismo? Instagram e Facebook sono lì apposta per quello.
Questo enorme cambiamento ha portato ad un’altra grandissima conseguenza che riguarda la natura stessa delle ricerche on-line e la pubblicità. Google e gli altri motori di ricerca non sono più degli strumenti in cui inserendo una serie di parole (KEYWORD) ci mostra i contenuti che risultano avere all’interno del testo unicamente quella parola, ma dei veri e propri “fornitori di risposte”.
Google oramai, grazie all’enorme mole di dati ed all’intelligenza artificiale che guida il suo stesso algoritmo, riesce in pochissimo tempo a dare all’utente le risposte che risultano essere più rilevanti per lui partendo dalla cronologia delle sue precedenti ricerche, dalla sua geo localizzazione, dal tipo di siti web visitati e moltissimi altri tecnicismi che andremo ad approfondire nei prossimi articoli.
Come fa Google a presentare un contenuto piuttosto che un altro?
Google è interessato ad offrire all’utente la migliore esperienza possibile e vuole essere sicuro che l’output (la risposta) che l’algoritmo genera per l’utente possa essere la più rilevante, la più utile e la più funzionale per l’utente.
Più un contenuto risulta essere coerente con l’intento di ricerca espresso dall’utente e più esso sarà propenso a compiere interazioni ed azioni attraverso il contenuto (ad esempio un acquisto).
Per fare ciò è fondamentale che l’algoritmo sia in grado di avere un proprio metodo di valutazione dei contenuti il più oggettivo possibile… E qui subentra la SEO.
La SEO (Search Engine Optimization), ha proprio lo scopo di ottimizzare un determinato contenuto affinché esso si allinei con le richieste dell’algoritmo dei Motori di Ricerca.
Quali elementi valuta Google?
Per quanto riguarda Google, il motore in cui avvengono il 95% delle ricerche globali, gli elementi di valutazione di un contenuto toccano determinati elementi:
- TECNICO: La struttura che ospita il contenuto (Hosting), ed il codice che lo forma sono performanti? Sono facili da comprendere ed elaborare? La struttura dell’Informazione è chiara?
- SICUREZZA: La struttura ed il codice che costituisce il contenuto quanto è sicuro? Ha subito delle violazioni? Che tipo di crittografia (Certificato di Sicurezza) garantisce le comunicazioni tra il device dell’utente ed il contenuto? [ATTENZIONE: Google ora comprende la presenza di codici dannosi – Malware- o violazioni all’interno del codice, quindi può mettere il sito web all’interno di una blacklist nel caso in cui trovasse tali violazioni o codici pericolosi]
- RILEVANZA: Il contenuto su cosa verte? A quale genere di richiesta o intento di ricerca risponde il contenuto?
- PROSSIMITA’: Il contenuto si riferisce ad una specifica località o struttura raggiungibile facilmente dall’utente?
- ACCESSIBILITA’: Il contenuto, design e codice che fondano il contenuto sono accessibili agli utenti? Esistono elementi specifici o specifiche funzionalità o pagine sul sito che garantiscano uno standard minimo di accessibilità?
- AUTOREVOLEZZA: Il contenuto viene citato da fonti autorevoli? Ci sono altri siti web di uno specifico settore (e quindi corrispondenti a specifici intenti di ricerca) che rimandano a tale contenuto?
Quali attività SEO possono migliorare questi aspetti?
Offrire a Google dati specifici e ben strutturati riguardanti ciascuna di queste aree aiuta un determinato sito web o contenuto ad ottenere maggiore visibilità ed essere premiato nelle ricerche organiche (RANK) ed è questo il compito che un SEO Specialist o reparto SEO mira a conseguire attraverso specifiche operazioni nelle rispettive aree:
- SEO TECNICA: Si occupa di ottimizzare l’aspetto tecnico del sito web (Codice, Sicurezza, Performance ed Architettura dell’Informazione)
- SEO COPYWRITING: Si occupa di scrivere contenuti testuali che siano chiari agli utenti e che siano utili allo stesso tempo per il motore di ricerca a comprendere esattamente tramite l’uso di specifiche parole chiave a quale intento di ricerca risponde il contenuto.
- SEO ON-PAGE: Assieme al Seo Copywriting si focalizza sul design, performance e struttura delle informazioni all’interno di una pagina di un sito web affinché esso risulti comprensibile per il motore di ricerca e, allo stesso tempo, una risorsa coerente con l’intento di ricerca.
- SEO OFF-PAGE: Ha il compito, grazie alla SEO Copywriting, di instaurare rapporti con siti web o altri portali on-line per creare rimandi al contenuto o sito target affinché quest’ultimo incrementi la propria autorevolezza agli occhi del motore di ricerca e, allo stesso tempo, raggiunga visibilità in un mercato target.
- SEO LOCALE: Si occupa, sfruttando tutte le precedenti operazioni, di ottimizzare la visibilità di un determinato sito web o contenuto in uno specifico territorio o utenti localizzati in una determinata zona.
Come mai questo lavoro è utile?
A differenza di molte altre atività di Digital Marketing, la SEO garantisce l’acquisizione di maggior traffico organico, ovvero senza dover investire ulteriore capitale come nel caso dell’advertising.
Inoltre, il traffico derivante dalla ricerca organica, attiva su un determinato argomento o parola chiave risulta essere più “caldo” e quindi più propenso ad interagire col contenuto o col sito web (anche qua differentemente dal traffico a pagamento che ha un tasso di rimbalzo molto più elevato rispetto al traffico organico).
Insomma, anche se i risultati a livello di posizionamento organico sono più lenti da raggiungere (si parla di settimane o mesi per avere risultati evidenti) il loro ritorno è potenzialmente molto elevato.
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